Origine – Incanto

Collettiva

6 – 24 ottobre 2020

Mutabilis Arte è lieta di presentare, dal 6 al 24 ottobre, Origine – Incanto, collettiva fotografica che riunisce le opere degli artisti Lorenzo Avico, Angela Benfenati, Maria Erovereti, Marilaide Ghigliano, Eleonora Olivetti, Roberto Semenzato e Maria Paola Soffiantino.

Le immagini di Origine – Incanto evocano il richiamo delle radici profonde e del ciclo vitale che continua a mutare e trasformarsi, adattandosi straordinariamente a tutto ciò che lo circonda. Allo stesso tempo, si evocano luoghi frenetici del mondo contemporaneo, che però riescono, per un istante, a godere della sospensione del tempo e mostrare tutto il loro incanto, ricollegandosi così a quei luoghi dell’anima e della memoria, importanti custodi di radici e tradizioni che raccontano la bellezza della vita.
In una società così caotica, sempre più frammentata e governata dall’assenza di un’appartenenza ancestrale comune, Origine – Incanto e i suoi artisti offrono agli spettatori la possibilità di trarre ispirazione, attraverso sguardi che restituiscono frammenti incantati di realtà, per un ritorno a quei ricordi che riposano, assopiti, nel profondo del proprio inconscio.

Paola De Rosa

Ad alcuni è dato vedere come i veggenti antichi: scorgono storie segrete nei luoghi del nostro mondo e negli occhi delle persone che incontrano.
Offrono allora agli altri, a quelli dalla vista corta, visioni che liberano ogni cosa dal velo opaco che le ricopre, in una quotidianità stanca e ripetuta.
Abita queste visioni Demetra che respira e scorre nel tronco degli alberi e tra le foglie, ha sguardo femminile e distante con occhi che vedono oltre l’ombra.
Abitano qui le Parche e tessono e filano solitudini bambine, tutte comprese in una malinconia senza scampo.
Abita qui Dioniso, in groppa ad un cavallo che galoppa come scampato ad un macello, in un lungo altopiano nella sera.
Abitano qui le Muse e cantano e danzano tra ritmi di colonne, piazze ed archi, sotto le volte di basiliche antiche e dentro a chiostri.
E corre qui Artemide, la dea selvaggia e sola e sfrenata calpesta immense distese di deserti, ghiacci e oceani e spazi che non finiscono.
E si inabissa Poseidone che respira con l’onda e si nasconde in limpide profondità acquee tra squame lucenti e pizzi e merletti di corallo.
Si rispecchia, infine, dentro a queste visioni Prospero, signore della Tempesta e delle illusioni, che ci ricorda che noi siamo come sogni e come tali ci dissolveremo.

Laura Dosio

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