Segno come colore

Sergio Agosti

3 – 21 marzo 2020

Mutabilis Arte ospita dal 3 al 21 marzo ‘Segno come colore’ opere su carta di Sergio Agosti presentate durante la personale del ‘75 alla Galleria Giorgi di Firenze e non ancora esposte a Torino. Opere che hanno particolare valore nella personale ricerca dell’artista intesa a trovare, ancora una volta nel segno come nel colore, gli elementi d’una inedita visione poetica.

È noto come il compito essenziale che l’arte contemporanea ha dato a se stessa sia quello analitico. Analitico nei confronti della nozione, della definizione materiale, della definizione nominale, delle impalcature concettuali, delle strutture axiologiche, dei mezzi impiegati, dei simboli, dei segni, dei significanti come dei significati. Il termine a cui approda questo processo, più o meno, lo conosciamo, come conosciamo l’esiguità dello spazio residuo che è lasciato agli operatori. È una vicenda drammatica, questo avvicinamento al punto zero senza che mai (mai?) esso sia raggiunto, questa specie di asintoto che lascia sempre un po’ di bianco fra la retta e l’iperbole. (…) Il dipinto della tradizione, una volta sottoposto alla squisita macchina analitica, ha conservato solo una – quasi l’ultima se non proprio l’ultima – delle sue notazioni. Dei passati graffiti informali, di quelle allusioni a muri scorticati e incisi, a intonaci rigati, solcati, qualcosa è rimasto; il segno appunto ridotto nella sua tendenzialmente pura essenzialità.

La strenua analisi, la pervicace riduzione esercitata sul côté semiotico del dipinto, ha portato al ricupero di una sua astanza apertamente e felicemente sensuale.”

Ermanno Migliorini

Presentazione per la personale alla galleria “Giorgi”, Firenze, 1976

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